venerdì 31 ottobre 2008

Roma (e non solo) città chiusa

Navigando tra la rete, trovo questo interessante resoconto sul "Festival del Film" di Roma. Essendo questo un blog di artisti senza nome, ancora una volta sono costretto a dire: "dove vogliamo andare?". Credo di avervi già dimostrato che l'arte e la bravura centrano poco con il successo, e questo sotto è un altro esempio. Rimango con i miei piccoli sogni in abito blu...
La terza edizione del «Festival del film» diretto da Gian Luigi Rondi, che chiude oggi, ha visto molto apprezzato L'uomo che ama di Maria Sole Tognazzi, figlia di Ugo Tognazzi e sorella dell'attore Ricky Tognazzi e del regista Gianmarco Tognazzi, il cui padrino, alla nascita, era Gian Luigi Rondi. Molto apprezzata, per lo stesso film, anche la vice-regia di Martina Veltroni, figlia dell'ideatore del festival Walter Veltroni, a sua volta figlio del dirigente Rai Vittorio Veltroni, la quale (Martina) aveva già lavorato come assistente alla regia in Caos calmo di Giovanni Veronesi, fratello dello scrittore Sandro Veronesi, autore del romanzo Caos calmo, molto amico (Sandro) di Walter Veltroni, con protagonista (in Caos calmo) il regista e attore Nanni Moretti, sposato con Silvia Nono, figlia del compositore Luigi Nono e sorella di Serena Nono, ex di Massimo Cacciari, la quale (Martina) è stata aiuto regista anche in Parlami d'amore di Silvio Muccino, fratello di Gabriele Muccino, questo dopo aver lavorato (sempre Martina) con Carlo Verdone che è fratello di Silvia Verdone che è moglie e agente di Christian De Sica, figlio di Vittorio De Sica e padre di Brando De Sica, regista 25enne diplomato in California (diversamente da Martina Veltroni, che studia a Manhattan) e fratello di Mariarosa De Sica, sceneggiatrice, il quale (Brando De Sica) al Festival ha presentato il pure apprezzato Parlami di me, film dedicato al padre Christian e scritto anche da Maurizio Costanzo, ex marito di Simona Izzo, doppiatrice e regista assieme alla sorella Rossella Izzo, la quale (Simona) ora è la moglie di Ricky Tognazzi dopo esser stata la compagna di Antonello Venditti con il quale ha avuto un figlio, Francesco Venditti, che è attore e che esordì nel 1996 in Vite strozzate di Ricky Tognazzi, e che ha avuto un recente successo nella miniserie di Raiuno Amore proibito, interpretata assieme ad Adriano Giannini, figlio di Giancarlo Giannini, e a Claudia Zanella, figlia di sua madre.
La terza edizione del «Festival del film» ha visto anche la gradita presenza di Carlo ed Enrico Vanzina, figli del regista Steno, che hanno presentato un film sul padre esattamente come Brando De Sica, ma diversamente da Marco e Claudio Risi, figli di Dino Risi, che al padre hanno dedicato solo una mostra, mentre Erminia Manfredi, moglie di Nino Manfredi, assieme alla figlia Roberta, produttrice, e al figlio Luca, regista ed ex marito di Nancy Brilli, precedentemente sposata con Massimo Ghini, hanno riproposto (Erminia, Roberta e Luca Manfredi) L'avventura di un soldato di Nino Manfredi. Toccante anche il film-testamento sulla propria malattia di Gil Rossellini, figlio di Roberto Rossellini, regista del celebre Roma città aperta.

martedì 28 ottobre 2008

"...noi, gli artisti senza nome..."


Finalmente è giunta l'ora! Di che non ci è dato saperlo, però è giunta. Contrariamente a tutti, il nostro gruppo, ha fatto le cose all'incontrario, comprando prima la frusta e poi il cavallo. Se pensate che lo spettacolo che ci ha fatti conoscere un pò in giro, è stato modificato volta volta che andavamo in scena, questo fa capire perchè siamo un pò folli (e frolli). Dopo il Politeama, nell'attesa del DVD, abbiamo chiuso i battenti aspettando nuovi sviluppi, ma la nostra segreteria ha continuato a lavorare alacremente per capire meglio cosa sia il panorama teatrale amatoriale italiano. Ne è venuto fuori un quadro un pochino sconcertante direi, non per le opere in rappresentazione, ma più che altro per la disponibilità delle amministrazioni di agevolare questo tipo di arte. Un timido tentativo del Florence City Musical dell'amico Romagnoli & C. dimostra che c'è effettivamente una base pronta a fare qualcosa, ma l'esser pronti per un piccolo teatro è cosa un pò diversa quando si ha a che fare con i teatri con la T maiuscola. Ma che centra con il post? In giro per l'italia ci sono numerose manifestazioni, concorsi, rassegne per il teatro amatoriale, e tutte richiedono alla compagnia il numerino di associazione, ovvero se non sei associazione non vai da nessuna parte. Fino ad oggi nelle numerose rappresentazioni che abbiamo fatto, anche fuori provincia, la cosa non ci aveva toccato più di tanto, anche perchè credo che alla fine ciò che importa sia il risultato finale, però, evidentemente, la conclamazione di una compagnia o associazione che dir si voglia, è importante per chi organizza questo tipo di manifestazioni.
E allora, rullo di tamburi, fiato alle trombe, è nata l'associazione "...noi, gli artisti senza nome..." che racchiude un pò di quello che è la nostra filosofia sul modo di fare spettacolo. Presidente all'unanimità il sottoscritto, vice presidente Fabrizio, socio di prestigio Marcello, addetto stampa, trovarobe, varie e eventuali l'inossidabile Silvano, segretaria la volenterosa e mai doma Barbara. Così adesso anche noi abbiamo un numero e una posizione, che si avvicina molto ai 90 gradi, e come ripeto, non so se ci servirà a qualcosa, e se ci porterà lontano. E' il primo vagito di un futuro che è ancora da scrivere, figlio di un passato già scritto e che ci ha dato tante soddisfazioni, e che sicuramente, comunque vada, sarà florido di sorprese.

lunedì 27 ottobre 2008

Streghe

Sempre girovagando per locandine e rappresentazioni, da segnalare in questo inizio di Novembre, "Streghe" scritto da Tessa Bernardi, con la quale il nostro gruppo interagì un anno fa per la rappresentazione del Notre Dame all'Aurora di Scandicci. In virtù di questo e della conoscenza comune dell'amico Silvano Silvia, lo spettacolo si è arricchito di una parte del nostro corpo di ballo, capitanato come sempre dalla nostra indomita Barbara Pasqui, che con Irene, Teresa, Clarissa e Francesco, hanno creato delle coreografie che daranno sicuramente una maggiore dinamica allo spettacolo.
L'atto unico "Streghe", liberamente ispirato all'omonimo testo teatrale di Tessa Bernardi, affronta la vicenda delle persecuzioni subite sul finire del 1500 dalle donne di Triora, arrestate, torturate e processate perché accusate di stregoneria. La vicenda drammatica, sostanzialmente fedele alla realtà storica, viene rappresentata non soltanto nello spirito della rievocazione, ma nel preciso intento di esaltare l'atmosfera suggestiva di quei luoghi, e soprattutto lasciando aperto il principale interrogativo suggerito dal punto di domanda del titolo. Un dramma è sempre un punto di non ritorno dell'esistenza umana, nel caso specifico di Streghe ho cercato dentro di me delle spiegazioni a tanta violenza, discriminazione, annientamento, ma soprattutto una richiesta pressante di sapere chi fossero realmente queste donne barbaramente torturate e uccise.
Quindi non resta che ricordare l'appuntamento fissato per Venerdi 31 Ottobre al Teatro Nuovo Sentiero di via delle Panche 36 e un doveroso "merda, merda, merda" rito propiziatorio di ogni spettacolo, anche di streghe...

sabato 25 ottobre 2008

Quando la fotografia è arte....


Da un pò di tempo a questa parte, presto sempre più attenzione alle fotografie che si trovano in giro (web, giornali, pubblicità). E' indubbio che una fotografia ben "centrata" descrive meglio di qualunque cosa , l'attimo, la situazione, il volto, l'espressione del soggetto inquadrato. Le più ricercate sono le espressioni dei politici che il giornale compiacente o avversario, utilizza per l'esaltazione o l'affossamento del personaggio, ma anche piccoli particolari di un immagine posso cambiare un luogo descritto nello scatto fotografico. "il Giornale" on line pubblica sempre foto molto curiose e azzeccate come quella qui accanto, che a me è piaciuta molto, vuoi per l'aspetto ludico, vuoi perchè l'espressione degli animali sintetizza il tragico momento che l'economia mondiale sta passando. Credo che se avessimo cercato degli attori per trasmettere un messaggio del genere, non saremo riusciti così bene nel nostro intento. Io ho la fortuna di conoscere due amici fotografi, Silvano Silvia e Gabriele Termine, che mi hanno insegnato parecchio dai loro scatti. E' innegabile che fotografi si nasce e non si diventa. E questo spiega perchè non basta una bella macchina fotografica, e un corso di fotografia, per surrogarsi il diritto di saper fotografare. La fotografia è un attimo del tempo dove viene descritto un momento che può durare una vita. Un tramonto del 1936 è uguale ad un tramonto del 2008 eppure sono distanti nel tempo. A me piacciono molto le vecchie foto in bianco e nero, quelle che ritraggono la mia città, che all'occhio risulta sempre uguale, ma nella sostanza risulta profondamente cambiata. Le foto migliori, se ci fate caso, sono quelle scattate all'improvviso, a volte per sbaglio, dove non viene cercata una particolare geometria, ne una particolare espressione, e il soggetto viene ritratto nella sua vera essenza, con i suoi pregi e difetti, senza che un particolare software modifichi il momento impresso. Bisognerebbe soffermarsi di più nell'osservare una foto che ci attrae, anche un nostro ritratto: forse capiremo più noi stessi e il mondo che ci circonda.

lunedì 6 ottobre 2008

L'isola dei famosi (e degli stupidi)


Ahhh!! Mi voglio proprio dedicare un post al veleno... Ma neanche poi tanto velenoso, diciamo più constatante (bellissima parola) quanto il pubblico è stupido e quanto la tv fa bene a prenderci in giro. Ovviamente se dico stupido/i qualcuno si offenderà, ma non è un mio problema... Chi vi scrive è stato nelle selezioni (quelle vere) del Grande Fratello 2, praticamente l'anno dopo il boom. Quindi se vi parlo di reality, un pochino me ne intendo. Eravamo gli ultimi 50, quelli dai quali dovevano sceglierne 30, 15 dentro e 15 fuori di riserva. Non andò, ma mi divertii lo stesso, in quanto fu il migliore casting alla quale ho partecipato. Ma torniamo al titolo del post. Leggo stamani che la Marini, Valeria Marini, avrebbe ricevuto o riceverà 150.000 euri per la presenza all'isola dei famosi. Cento-cinquanta-mila-euro?!?!?!?!?!? Dico stiamo scherzando?!?!?!? Vacanza in Honduras, beauty farm gratis (non mangiando gli andrà via la cellulite) e in più dei soldi?!?!? Programmi televisivi dedicati per 15 dementi che fanno a dirsele e a farsele in un isola, in speciali pomeridiani con la brava (non in questo caso, ma pagata) Pettinelli (la frangia a Valentina tagliatela!) che parla del problema di quello che vuol tornare a casa dal babbo, però non vuol lasciare l'isola, sennò l'altra demente e oca di turno non sa come fare, per paura di un bidello che gli salta addosso di notte?!?!?!?!? Dico (virgola) stiamo scherzando?!?!?!? A questo si è ridotta la televisone? Hanno ragione da vendere Fiorello & C. a prendere in giro la Ventura! Ragazzi, questi son programmi da vietare, o almeno, non pagate la gente che vi partecipa... E la Simona nazionale, con la sua laurea in giornalismo, e con tutti i soldi che ha, deve andare a condurre un programma che potrebbe condurre gratis Luca Giurato?

Però c'è il rovescio della medaglia. Vado a fare la spesa (altro che isola dei famosi, fate la spesa oggi e vedete se arrivate a fine mese) e nell'attesa, alla cassa, tre donne di una non meglio precisata età (celebrale poca) stavano parlando dei fatti e personaggi dell'isola dei famosi... Ma come, penso io, ti accingi a pagare il carrello con la spesa, e invece di imprecare perchè ti vola un terzo dello stipendio, parli della buccia d'arancia della Marini?!?!? Ma io t'affogo nell'arancia!! Corro a casa, vado in rete, e cerco di capire chi guarda l'isola, il gradimento, lo share, l'auditel... Cifre impietose mi dicono che lo stupido sono io e quelli come me, perchè una quantita imprecisata di italiani guardano l'isola dei famosi!!!! Allora prendo il telecomando, cerco il canale, e in tempo reale sono anche io sull'isola... Eccoti il bidello che prende da una parte uno, che gli dice che l'università voterà per lui, se non parla più con un altro e un altra che gli dicevano di stare a cuccia... Nooooo! Non ce l'ho fatta! Ho riguardato i grafici e ho detto: "ma andate tutti a cacare!!!"... E poi dicono che all'università si studia! Ce lo vedi il laureando, intento a preparare la tesi, pensare a votare l'amico del bidello misteriosamente sperduto su di un isola dell'Honduras? Rivoglio Alberto sordi e Bernad Blier!!!!!!!

sabato 4 ottobre 2008

Dracula, morsi e dintorni


Lo so già il titolo lascia un pò a desiderare... Va beh! Ho fatto tardi, guardate l'ora, e traete le vostre conclusioni... Ieri sera sono andato a teatro a vedere Draculea (curioso il fatto della e E della A) scritto e prodotto dall'associazione il "Musaico Immaginario", che ha come presidente l'amico e famoso Febo in Notre Dame, Marco Romagnoli. E' da quando conosco Marco, dal lontano novembre 2006, che ne parla, ed essendo un opera veramente artigianale, fatta con il famoso sudore citato nei tanti post precendenti, mi sembrava doveroso e rispettoso essere alla "prima" al teatro di Rifredi. Vorrei fare una bella critica, come tanti hanno l'ardore di fare su giornali e luoghi blasonati, ma di solito il critico è una persona che capisce poco della materia che sta criticando, e si eleva a giudice supremo stroncando ogni tipo di iniziativa o simili. Certo pensando alla rana in croce, o al cane fatto morire ad una mostra d'arte, forse si potrebbe osare un "andate a lavorare!" oppure "in croce ci metterei te!", ma non è il caso di iniziative come il Draculea/a, che di tutto hanno bisogno tranne di critiche "distruttive". Quelle, forse, andrebbero fatte in separata sede, con gli interessati, non con lettori ignari di ciò che non hanno visto...

Comunque, Draculea opera in due atti, con musiche inedite che si ispira al romanzo originale di Bram Stoker, e ricalca fedelmente il percorso originale del romanzo con i scena i protagonisti tutti cantanti. Solo nel secondo atto, c'è un piccolo break in pura prosa dove il Conte Dracula incontra a Londra il suo destino Mina, che poi lo porterà a morire sulla croce. Per una compagnia amatoriale, il lavoro è messo bene in scena, con scenografie e movimenti scenici degni di spettacoli professionali, come anche la cura dei costumi di tutti i partecipanti. Mentre la scena scorreva, non potevo non pensare che i ragazzi sul palcoscenico erano, sono, tutti dilettanti, e quindi ogni movimento era sottolineato da ore di sacrificio per arrivare a rappresentarlo ad un pubblico. Hanno avuto coraggio, e solo per questo meritano un plauso... Una menzione la merita anche il contesto della rappresentazione, sempre voluto dall'associazione in collaborazione con Magno Prog: Florence City Musical che porterà in scena 3 opere tra cui l'inedito "8 donne e un mistero" e un già visto "Il pianeta Proibito", per un totale di 8 rappresentazioni. Non so chi "pomperà" dei liquidi per tenere in piedi la baracca, certo è che l'iniziativa va premiata, perchè comunque ringiovanisce un pò il teatro, sempre più carente di brillantezza e novità. Novità non solo nelle opere, alcune saranno intramontabili e sempre verdi, ma nei personaggi che le animano, provenienti non da rissosi talent show, ma da sotto casa nostra, visi e volti che ci appartengono, gli stessi che magari ti incartano il pane o ti riparano il computer... Bravi Marco & Co. sicuramente non avete fatto meglio della PFM, ma neanche peggio considerando i loro capitali investiti....