venerdì 31 luglio 2009

Ora il rock diventa musical e sbarca nei teatri italiani

Con un pò di anticipo rispetto a questo articolo, noi avevamo già intuito che prima o poi le grandi produzioni si sarebbero gettate a capofitto su questa fetta di teatro mancante in Italia. Infatti l'imprinting dato al nostro show si basa molto sull'utilizzo di canzoni e atmosfere derivanti da un vasto panorama musicale che ha un pò segnato il ritmo negli ultimi 30 anni. Chissà se qualcuno accetterà la sfida proponendo anche Amore, foliia, morte a Notre Dame?

La Bella e la Bestia, Cats e Il Pianeta proibito si contenderanno la palma dello spettacolo più seguito della prossima stagione. Quattro titoli che hanno avuto grande successo all'estero arrivano da noi
Il ritorno al musical americano in grande stile è la presenza dominante nei cartelloni dei teatri italiani nella stagione 2009-2010. Con una variante significativa. Segnata dalla massiccia invasione del rock che domina incontrastato nell’architettura sonora del grande evento di massa che ogni compagnia sogna di totalizzare nella fatidica rincorsa al botteghino. La grande attesa, da mesi pubblicizzata con la grancassa spinta all’ennesima potenza, appare concentrata su quattro titoli altisonanti. Il primo dei quali, guarda caso, coincide proprio qui a Milano con la riapertura del Teatro Nazionale di Piazza Piemonte, da quattro anni chiuso per sostanziali lavori di ripristino. Che, preso amorosamente in cura dalla Stage Entertainment dell’olandese Joop van den Ende, schiuderà finalmente i battenti il 2 ottobre prossimo con la prima italiana della Bella e la Bestia, il grande show scritto e musicato da Alan Markel che ha già totalizzato in tutto il mondo la bellezza di 25 milioni di spettatori. Tradotto nella nostra lingua e affidato, come a Broadway, alla sapiente regia di Glenn Casale, La Bella e la Bestia, tratto dal famoso film della Disney, resterà in cartellone fino ad esaurimento delle richieste (gli organizzatori pensano a sei mesi di programmazione a tamburo battente). E puntano tutto su due giovani star, peraltro già affermate, come Michel Altieri scoperto anni fa da Luciano Pavarotti che lo volle protagonista di Rent, la versione rock della Bohème di Puccini. Un evento che, sulla carta, trova un temibile rivale nel Pianeta proibito - The Rock Musical in cartellone sia al Sistina di Roma che in tour per l’Italia, con tappa milanese - produzione Smeraldo/Ventaglio, al Teatro Arcimboldi. Ispirato al cult cinematografico per eccellenza che vide protagonisti Walter Pidgeon nel ruolo dello scienziato pazzo esule dal mondo con la bellissima figlia Anne Francis, il musical narra con più di una concessione all’horror e al gigantismo stile King Kong una favola desunta con molta libertà dalla Tempesta di Shakespeare. In cui il Bene e il Male si fronteggiano senza esclusione di colpi. Magnificamente infarcito di splendide musiche anni sessanta che vanno dal revival dei Beach Boys agli hit di Elvis Presley, Roy Orbison e Jerry Lee Lewis, Il Pianeta Proibito di Bob Carlton, in patria costellato di premi tra cui il prestigioso Oliver Award, è tuttavia tallonato sulla strada del successo dal veterano Cats.
Infine, We will rock you, il quarto titolo che scenderà in campo per strappare a furor di popolo la corona dello show business più gettonato del 2010. Sarà presentato nella versione italiana, che Saverio Marconi, regista e factotum della Compagnia della Rancia, è finalmente riuscito a strappare al monopolio degli americani, perplessi sul fatto che le liriche desunte pari pari dai poemi di Thomas Stearns Eliot potessero adattarsi ai ritmi del jazz, dello swing e naturalmente del rock. Un mixage che, con una colonna sonora che si rifà alle musiche dei Queen adattate da un veterano come Ben Elton, dopo aver furoreggiato a Londra per sei anni di fila, approderà in dicembre all’Allianz Teatro di Assago. Dove è prevedibile un successo di grosse proporzioni per una storia ambientata (anche questa!) su un ignoto pianeta dove, come nel 1984 di Orwell, l’arte e soprattutto la musica cara ai giovani è bandita da una feroce Authority.
Enrico Groppali

sabato 18 luglio 2009

Grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Che dire? Ancora una volta stanchi ma felici. Non è facile partire in tournee per compagnie amatoriali. Non è facile perchè non possiamo permetterci di soggiornare a destra e a manca ogni volta e quindi bisogna essere artisti la sera e lavorare la mattina. Ciò implica orari strani e spezza gambe perchè alla fine non sei solo artista, ma sei anche montatore, operaio, elettricista... E' iniziato tutto a Villa Strozzi, martedi 14 Luglio dove sotto un sole cocente, abbiamo trasformato un palco in un palcoscenico, dove ogni 10 minuti eravamo costretti a fare mini docce per refrigerarsi. Ma la sera eravamo li, pronti ad accogliere l'ignaro pubblico che si è trovato davanti un pezzo della cattedrale di Notre Dame, i personaggi del romanzo, e per mano li abbiamo portati attraverso un percorso musicale che è un pò diventato anche la loro storia. Alla fine l'applauso del pubblico ha frinfrescato i nostri caldi animi, che come in ogni spettacolo che si rispetti, erano stanchi ma felici. Ma non ci potevamo distrarre più di tanto perchè nell'arco di mezza giornata saremo dovuti partire alla volta di Milano, e li non c'è il pubblico amico ad attenderti... Umilmente abbiamo preso possesso del Teatro Nuovo, aiutati anche dal personale gentile e disponibile, e abbiamo iniziato a costruire la nostra storia per presentarla al meglio la sera. La sorte ha voluto che la dotazione tecnica non fosse delle migliori ma, tanto oramai, ci siamo abituati, e forse è proprio nelle difficoltà che riusciamo meglio nelle imprese. Nell'aria c'era parecchia tensione, e forse il primo atto non è stato dei più felici, ma non per l'orecchio e l'occhio dello spettatore, ma solo per la mia voglia di essere sempre al top. Ma nel secondo ci siamo ripresi la nostra solita grinta e, lasciatemelo dire, classe, ritornando a fare quello che sappiamo fare meglio: essere artisti!!! Durante lo spettacolo non ci sono stati gli applausi delle grandi occasioni, e forse anche quello ci ha un pò spiazzato... Alla fine però, il pubblico milanese, forse molto più abituato al teatro, ci ha regalato una standig ovation e, mai successo prima, la richiesta di un bis dell'ultima canzone. I ragazzi si sono seduti sul palcoscenico a semicerchio dietro a Quasimodo (Fabrizio), che teneramente ha abbracciato Esmeralda (Diletta) e ha fatto emozionare di nuovo il pubblico festante. Strette di mano e vivi complimenti, sipario chiuso e via a riporre il sogno dentro le casse di legno, pronte ad essere aperte alla prima occasione.

Il mio personalissimo grazie va a tutti loro che hanno collaborato a questa lunga trasferta, dai nuovi collaboratori Giuseppe, Mirko, Lucia, Sebastiano, Cristian, Giacomo, a tutto il resto del cast al quale si sono aggiunti nuovi elementi che si sono subito sentiti a casa, perchè in fondo è questo il clima che c'è nel nostro gruppo. Un particolare e personale grazie a Barbara Pasqui che in una giornata di un freddo inverno ha spedito il DVD al Teatro Nuovo e ci ha rimesso in scena con nuovo vigore e che poi ha curato la parte amministrativa dell'associazione, tra mille voci del tipo IVA, fattura, ritenuta, netto, lordo....
Grazie ragazzi, come sempre non sappiamo se ritorneremo in scena, ma in fondo è anche questo il bello, ispirandosi anche ad una delle frasi più celebri della nostra cultura..."del doman non v'è certezza...". Un abbraccio a tutti voi, di cuore.


Massimiliano Miniati