martedì 17 novembre 2009

Teatro Puccini

Leggo con dispiacere le cronache che riguardano il Teatro Puccini di Firenze, un teatro che ci ha visti protagonisti per 4 volte, e che oggi minaccia la chiusura per sfratto. Buffa la storia del Puccini, nato nel ventennio, dove le istituzioni creavano spazi ludici per la cittadinanza, ancora priva della televisione, quindi partecipe della vita teatrale, forse la miglior forma per l'espressione artistica. Oggi, quelle stesse istituzioni sembrano sorde al grido dei lavoratori dell’Associazione Culturale Teatro Puccini, che dicono:
"Vorremmo rendere sensibile le Istituzioni cittadine sulla precarietà in cui siamo improvvisamente caduti, siamo altresì preoccupati poiché le stesse Istituzioni non si sono ancora espresse in merito a questa vicenda e soprattutto non hanno manifestato nessuna opinione o gesto a garanzia e sicurezza sul nostro futuro lavorativo. La nostra Associazione ha finora svolto un ruolo importante nella vita culturale della città e in questi anni ha sempre goduto di bilanci sani; essere ad oggi a rischio lavoro per problemi di natura non economica ci lascia costernati. Riteniamo infatti che l’ingiunzione di sfratto da parte della Proprietà sia un messaggio lanciato all’Amministrazione Comunale in vista delle prossime decisioni sul piano strutturale ma in questo confronto l’Associazione Culturale Teatro Puccini rischia di essere il capro espiatorio. Chiediamo dunque alle Istituzioni di tutelare il nostro posto di lavoro, ancor più in un periodo di crisi come quello in cui stiamo vivendo".
Ci dispiace veramente e spero che questa vicenda si concluda con un lieto fine, in primis per l'amico Lorenzo Cinatti, sempre disposto a dare una mano alle compagnie amatoriali che vogliono "godere" di un teatro serio, e poi pensando anche ai protagonisti politici della vicenda che sono sempre i soliti, ad iniziare da Sergio Staino & C. che non avranno problemi a sciogliere i nodi della questione, o almeno è quello che dovrebbe succedere, altrimenti la storia del Puccini sarà destinata a finire, tanto oramai per far divertire il popolo ci sono le trasmissioni televisive e gossip vari....