lunedì 21 dicembre 2009

Belli con l'anima...



Ieri si è svolto nella Basilica di San Marco il "concerto" e l'assegnazione del premio Beato Angelico a Riccardo Cocciante. Permettetemi il tono poco modesto del post, ma ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno rammentarlo, il nostro piccolo gruppo si è distinto per impegno e capacità, anche di fronte a grandi artisti con i quali abbiamo "collaborato", quindici giorni fa con Fausto Leali, ieri con Cocciante. Purtroppo l'organizzazione del premio non è quello che si dice un modello da seguire, tante sono le lacune e le improvvisazioni da parte di tutti. Il nostro Marcello Fusi, stimolato anche dal nome del personaggio, questa volta ha fatto da tramite tra chi s'improvvisa e tra chi vive nel professionismo, portando in dote al maestro Cocciante alcuni elementi del nostro gruppo che hanno collaborato attivamente alla riuscita della serata. Non voglio adentrarmi in particolari momenti che ho vissuto, alcuni sarebbero veramente grotteschi, ma la serata ad un certo punto aveva preso una piega bruttina, con lo "stizzimento" da parte del maestro, per l'improvvisazione con la quale era stata curata. Come dargli torto? Ma la Basilica a quel momento si era già riempita, ed il pubblico mi sembra già abbastanza tartassato da rappresentazioni scadenti, per subirne un altra in un bellissimo luogo come la cattedrale. Grazie ad una mediazione del nostro Marcello, gli animi si sono calmati e la manifestazione è potuta iniziare. Nel retro altare abbiamo avuto anche modo di conoscere il maestro Cocciante al quale abbiamo rivolto la domanda se gradiva un piccolo omaggio da parte dei nostri dell'esecuzione di qualche brano tratto dal suo capolavoro "Notre Dame de Paris".
Sicuramente il maestro ne avrà sentiti di cantanti nei suoi provini, ma vi posso garantire che nel professionismo non si canta solo perchè si è bravi, altrimenti Marcello, Marco e Diletta sarebbero nel cast ufficiale. E non lo dico perchè sono loro, ma lo dico perchè cantare bene in quelle situazioni non è facile, ed ho visto tanti professionisti steccare e cadere... Marcello, Diletta e Marco hanno veramente emozionato il pubblico, strappando un applauso anche dal maestro, poco incline a elargire gratuiti complimenti. E, ciliegina sulla torta, la nostra Diletta si è anche improvvisata direttrice del coro di San Marco, causa defezione artistica del suo titolare, sull'Ave Maria cantata proprio dal suo compositore.
Ovviamente oltre al sottoscritto sempre in zona mixer e bottoni vari, accompagnato per l'occasione da Fabrizio "Quasimodo" Fusi, in "zona" c'erano anche le altre amiche di sempre e ballerine del cast Barbara Pasqui, Cristina Tangari, Michele Savino, Greta Savino, Mirko Vignali e l'ultimo arrivo Ilaria Napoli, sempre pronte qual'ora la situazione lo richieda, a dare una mano, ad essere li...
Che dire? A parte il fatto che il giorno dopo sui giornali non è stata fatta menzione di tutto ciò, ricordandoci che l'arte per noi poveri comuni mortali non paga, noi comunque ci dovevamo essere, e così è stato, con rispetto ma anche con la convizione di essere noi stessi che ci ha portato a "zonzo" divertendoci come matti, e con la speranza di continuare a divertirci...
"...noi, gli artisti senza nome..."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un GRande MITICO MAX
Francesco

Conte Max 65 ha detto...

Grandi sono stati i ragazzi... io mi sono limitato a fare da spettatore...