sabato 28 febbraio 2009

America's Best Dance Crew

Non so se siete fanatici dei talent show de noattri e urlate come isteriche quando appare la squadra blu o bianca di Amici, oppure riempite i teatri per vedere squallide rappresentazioni dove l'unico/a in grado di recitare è Platinette... Beh! Vi do un consiglio spassionato. Guardatevi America's Best Dance Crew su MTV, e guardate cosa significa talento... E' un talent show che si svolge a Los Angeles nel quale si affrontano, ballando, vari gruppi di ballo formati da ragazzi, provenienti da varie parti dell'America. Ogni gruppo che si è presentato farebbe invidia ai nostri ballerini professionisti, e contrariamente alle diatribe che si vedono ad Amici, tanto per fare un esempio, sull'aspetto fisico di quella ballerina un pò cicciottella, li si pensa solo a ballare, e vi garantistico che alcune non sono tanto magre. Eppure l'energia e la bravura emergono sempre, facendo di ogni coreografia un vero e proprio momento magico. La dedizione è tanta che prima competono contro se stessi e poi contro gli altri, dimenticando che è una gara e che alla fine ci sono i soldi. Prima del verdetto finale, il leader di uno dei due gruppi, ha detto semplicemente che già essere li era un bellissimo premio, perchè in quell'esperienza sono stati a contatto con i veri professionisti del settore. Nella carrellata finale tutti hanno ballato insieme, anche quelli che sono stati eliminati, che sono tornati li, insieme ai loro compagni di avventura, ritrovandosi per chiudere tutti insieme questa prima edizione. Anche li tre giudici che non si sono mai "azzuffati" una volta che sia una, ma tutti e tre hanno sempre espresso giudizi indipendentemente da ciò che diceva l'altro. Alla fine commozzione generale, pacche sulle spalle e comunque la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante. Ancora una volta una grande lezione d'oltreoceano, mentre noi continuiamo a becchettarsi e a non produrre talenti... Mah!

lunedì 23 febbraio 2009

Sanremo Amici...

Finito il festival tra numeri e bilanci, non possiamo notare come, sempre più, la kermesse canora più famosa d'Italia, porti con se delle coincidenze quanto meno strane... Anni fa come per magia si sapeva già il nome del vincitore prima dell'inizio, e Striscia ne ha sempre dato prova... L'anno scorso vinsero Lola Ponce e Giò di Tonno con una canzone (che alla radio ho sentito due volte) della Nannini che guarda caso doveva uscire con Pia dei Tolomei (di Zard) e che comunque permise nuovo vigore all'immagine dei due cantanti che poi sono tornati in tournee con il Notre Dame de Paris.
Quest'anno ha vinto il piccolo grande uomo Marco Carta, un outsider di fronte ai mostri della musica italiana (solo per questo merita il premio) che indignati hanno gridato al complotto geriatrico. Personalmente, l'ho scritto anche nel post precedente, se devo valutare un cantante non valuto certo il piccolo sardo, che di voce e talento non ne ha al contrario di una sua compagna di talent show Karima. Comunque il popolo è sovrano, e sopratutto, come Lele Mora insegna, le carte telefoniche sono sovrane... Casualmente, solo per pura casualità, una mera coincidenza, un incrocio astrale del mese di Febbraio, la valletta del sabato sera era Maria De Filippi che sempre casualmente, non ha presentato l'entrata in scena di Carta... Ora voi direte che io sono paranoico e complottista... Ricasualmente, la sera prima Karima non aveva vinto a discapito della brava e semplice Arisa, accompagnata dal mitico Luttazzi, ma sinceramente non all'altezza della rivale. Ve lo immaginate? Karima e Carta vincitori di Sanremo!!! Vince "solo" Marco Carta con una canzone decisamente orecchiabile. Però, forti dubbi mi rimangono... Nell'anno della va o la spacca casualmente si è materializzata la presenza di Amici nel Festival e gli ascolti si sono subito impennati... Ma si sà, io penso sempre male, ho sempre questi pensieri forvianti, però ancora non c'è nessuno che mi ha mai dimostrato il contrario...

giovedì 19 febbraio 2009

Incompetenti e approssimativi!!!!!!!!!!

Premetto che non sono un fan del Festival di Sanremo. E' altresi vero che amando Sergio Caputo non posso dire altro che "la radio mi pugnala con il festival dei fiori", però rispetto tutto e tutti, e non condividendo le scelte artistiche, non lo guardo. Casualmente stasera, mentre ero intento ad abbuffarmi su di uno stinco, decido di fare zapping per vedere cosa la tv non trasmette. Eccoti su Rai Uno il Fesival, e casualmente imbrocco la canzone di Karima, quella che è stata buttata fuori da Amici, quel programma a base di liti e poco talento... Accanto alla ragazza dall'indiscusso talento (la prossima volta fatti insegnare a gestire il microfono, cavolo!!!!!!) un signore non più tanto giovane al piano e il nuovo Barry White de noattri Mario Biondi (che a me piace). Bella la canzone, molto orchestrale, vecchio stile, inusuale per il festival, ma molto friendly da ascoltare, a parte una pessima amplificazione dei microfoni (chi hanno in regia un parente alla lontana di Beethoven?). Continuo incuriosito a guardare il signore al piano, faccia non nuova... Finita la canzone mi aspetto un meedley di Biondi, invece se ne vanno tutti e due lasciando il posto all'anziano musico che altri non era che sua maestà (almeno per me) Burt Bacharach!!! Ecco il perchè della canzone così ben orchestrata!!!! A quel punto Bonolis, dopo la presentazione, lascia il palco, con l'immancabile pianoforte 3/4 a coda nero, al maestro che dirige una piccola compilation dei suoi brani più famosi. Nessuna lead vocal, solo dei solisti presi dal coro (che lanciò il compianto Alex Baroni) ad interpretare tre canzoni... Con tanto popò di orchestra hanno messo a cantare due persone che neanche un apprendista alla scuola di canto che frequento, avrebbe fatto peggio. Un Farinelli a cantare Raindrops keep falling on my head, che non è neanche difficile, senza un minimo d'anima ne fiato (bastava studiarla prima!!!) per fortuna perso nel mezzo della bellissima musica. Una corista del coro della chiesa (senza offesa per il coro) a rimbalzare tra una strofa e l'altra di Save little prayer for you, fino a perdere il tempo alla fine con il conseguente ammutolimento degli ultimi secondi, lasciando al coro il riff finale... Pezzi che per la loro bellezza dovrebbero essere trattati come opere d'arte, sciupati dalla negligenza di quattro corde vocali rubate all'agricoltura... Alla fine standing ovation per il maestro che spero non abbia sentito quanto poco rispettosi siamo per la vera musica... Certo siamo buoni a produrre cantanti che parlano, oppure con un timbro di voce che dopo due canzoni vorresti cambiare canale, a talent show degni di una riunione di condominio...
Ci perdoni maestro, le chiedo scusa a nome di tutti noi, artisti nell'ombra che veneriamo l'arte, e che speriamo, almeno per un attimo, di essere sul palco li con lei, e di renderle omaggio, impegnandosi, come ha fatto la brava Karima, che essendo una spanna al di sopra degli altri, non ha vinto niente, se non il rispetto di chi ama il bel cantare... In fondo That's we friends are for...
P.S. Volevo parlare anche dell'interpretazione di Laurenti su My Way. ma per oggi mi fermo qui...