venerdì 28 dicembre 2007

Perchè sono fiero di noi

Ricordo ancora la prima data che abbiamo fatto, in quel lontano 2004 al Teatro di Rifredi di Firenze. Mai visto un teatro prima, legni, corde, sipario, quinte, luci... Eppure l'occhio lo dovevo avere un pò allenato avendo frequentato studi televisivi, ma il teatro è un altra cosa. Avevo qualche nozione d'audio, so realizzare abbastanza bene un impianto di amplificazione sonora, non come Marco (il nostro fonico professionista), ho una discreta nozione su quali strumenti usare, ma tutto ciò che era relativo alle luci mi era sconosciuto.
Nel Dicembre del 2005 avvenne il salto di qualità che non avrei mai potuto prevedere, perchè conobbi Jean Paul Carradori (Florence On Stage), un professionista vero del settore light design, con al seguito una tecnologia che non avevo mai visto. (Per descrivervi meglio Jean Paul cliccate sul link seguente http://sgm.it/realizzazioni_detail.asp?m_id=62&co_id=361 e guardate con chi lavora...) Contrariamente a tanti, Jean è una persona riservata, di poche parole, che non fa minimamente parola del suo escursus professionale, e le notizie su di lui le ho avute da altri. Lo conobbi al Teatro Puccini di Firenze, perchè la sua presenza ci era stata veicolata da chi aveva allestito uno spettacolo il giorno prima. Era la prima volta che avevamo un tecnico luci al seguito, e questo ci dava fiducia, perchè avevamo sempre fatto da soli con le nostre conoscenze limitate. Guanti neri alla ciclista, computer, luci mai viste prima, terminologia sconosciuta e sopratutto discrezione, fatti e non parole: questo è Jean Paul. Potrei descrivervi per filo e per segno quel fantastico giorno, dall'allestimento alla realizazzione dello spettacolo, un vero stage on the road, che mi ha introdotto alla visione del teatro con l'occhio di un vero tecnico. Dati i suoi numerosi impegni, nelle produzioni successive sono stato affiancato da due suoi collaboratori, Andrea Ruoli e Gabrile Termine, i quali oltre ad essere diventati cari amici, non mi hanno fatto rimpiangere l'assenza del "Maestro" o "Lui", anche se, ogni tanto, ritorna al mio fianco in regia e mi insegna cose nuove. Ecco perchè sono fiero di noi. Perchè comunque questa nostra strampalata carovana, riesce a catalizzare l'attenzione di chi "ne vede parecchie", manifestando sempre la voglia di esserci e di rendere queste giornate di duro lavoro, momenti di sana aggregazione, non dimenticando il divertimento e la professionalità. Grazie a tutti voi!

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