lunedì 3 marzo 2008

Hp Sound Equipment, ovvero....

.... c'è una ditta a San Piero a Sieve (FI) che lavora niente male!!!!!
Pubblico una recensione che ho fatto recentemente in merito ad un prodotto veramente rivoluzionario, di una ditta "della porta accanto" che ho visto nascere e crescere e che oggi leggo sui blasonati giornali di tecnica.
Il team dei ragazzi di HP, è un team giovane, nato dalla voglia di fare, dalla passione, con un impostazione tipicamente americana del "find your way". Si perchè nel mondo dell'audio professionale non è facile trovare la propria strada, tante sono le ditte che propongono prodotti per tutti a tutti i costi. Per non parlare dell'avvento del made in Cina o PRC, ma questa è un altra storia. Ricordo quando conobbi Alessandro, Massimo, Franco, in quella ditta tra il service e l'autocostruzione, con tanta voglia di fare, e in testa marchi come QSC, Crown, Soundcraft, Mackie... Ho sempre creduto di dare fiducia a chi crede in quello che fa, ed allora ho inziato a comprare il loro lavoro, nel mio modesto modo di "consumatore" da piano bar, o tuttal'più per organizzare qualche festa. Vorrei continuare in questo mio escursus nel tempo, ma ci farei un romanzo e sicuramente mi metterei a piangere...
Oggi Hp produce due linee di prodotti: XXL e K array, e non passa giorno in cui su qualche articolo, e nelle foto, possiamo vedere i loro marchi associati a grandi eventi. Eppure sono sempre loro, i miei amici, che sono cresciuti ad un livello tale che il loro più recente prodotto, il "K" ha già fatto storia, e sulla stessa linea stanno nascendo dei prodotti veramente interessanti. Tra una fiera e l'altra, ogni tanto ci sentiamo ancora, e con estremo piacere chiedono sempre un mio giudizio sui loro prodotti, che a volte mi capita di provare in fase "prototipo", e questo mi fa sentire un "pochino" parte del loro sogno, che poi è anche un pò il mio...

…Con 24000mila…..Watts!!…felici corrono le note…… di Max Miniati
Problema : Possono entrare 24000 watts in un teatro?
Svolgimento: Si, se usi un sistema KARRAY!
Tutto è nato da una riunione tecnica con i ragazzi del team K-array di Hp Sound Equipment, quando alla stesura della parte relativa all’amplificazione, per la realizzazione di un musical, sono venuti a mancare, per mancanza di disponibilità, impianti per il teatro. Perché non infilarci allora 2 colonne complete K-array? In fondo l’ingombro è come un sistema per un teatro da 600 persone….anzi è molto più stretto, paragonabile a tre televisori al plasma da 42 pollici uno sopra l’altro. Come recita una nota pubblicità, la potenza è nulla senza controllo, e allora una volta controllata l’enorme potenza del sistema qual è il miglior modo per verificarlo? Accenderlo!!

Luogo: Sashall e Teatro Puccini di Firenze
Occasione: Amore, follia, morte a Notredame, il musical della compagnia “noi…gli artisti senza nome”.

Già entrando in teatro, per chi ha l’occhio clinico, si nota qualcosa di strano, tre pannelli neri tipo tv al plasma per parte, come se fossero griglie di sfiato di un impianto di aria condizionata, anche stilisticamente belli, aggiungerei, molto da atmosfere underground, da appendere a Time Square accanto agli ormai noti pannelli luminosi. La curiosità nasce una volta messo tutto in ON, perché abituati a sistemi tradizionali, se non vedi un set di bauli e valige pronti per il trasloco di casa tua, non sei contento. In pre amplificazione uno Yamaha 02 egregiamente pilotato da Marco Pulidori il "nostro" super fonico. Musica del test, Woman in change dei Tears for fears, un pezzo composto da tre chitarre acustiche, ed “Le Campane” dal Notredame de Paris.

Non so che impianti avete nelle vostre case, ma prendiamo esempio che siete degli audiofili appassionati, senza aver lapidato un patrimonio per l’acquisto delle vostre JBL o Mordaunt Short oppure B&W, insomma casse di un certo livello. Avete presente la libidine quando girate quel manopolone dell’amplificatore, con il telecomando in una mano, e la birra dall’altra, gambe rigorosamente sul puffo e Shine on your crazy diamond nel CD, ed il volume “altino”? Quanto avete in casa? 50watts, 100, 200? Siete dei ragazzi!! Forse avete una bella birra irlandese, e sicuramente un ottimo divano, ma niente in confronto alla vostra qualità moltiplicata all’ennesima potenza. Ecco questo è K-array, un fantastico impianto, immensamente piccolo, ma immensamente potente con la qualità di un impianto Hi Fi di alta gamma. Dovè il trucco? Boh! Di certo non lo vengono a dire a me (forse sotto tortura potrei...:-) Attacchiamoci un microfono una bella base e un cantante un po’ sguaiato. Nessun problema, una volta equalizzato il microfono per adattarlo alla caratteristiche dell’impianto, e se hai una bella voce, con una station vagon, ti puoi noleggiare il campo sportivo e dare una festa a 10.000 persone ma anche più!
Personalmente non sono un tecnico, con la T maiuscola, ne mi vanto di avere un orecchio assoluto, ma sono pratico e pragmatico. Il mio spettacolo si compone di 5 cantanti un narratore una chitarra live solista e basi musicali di ottima fattura, e sia in teatro che all’aperto voglio colpire tutti con un suono omogeneo, non distorto, che sia gradevole da ascoltare….. Conoscete tutti la difficoltà di amplificare la voce alle alte potenze vero? Ho provato diversi impianti in teatro in configurazione standard (satelliti e sub) da 600 a 1500 watt per canale, cercando quella resa “familiare” che ti faccia sentire sul divano di casa, perché è comunque l’intento del musical avere attori veri al posto della TV.
Metti il sub a terra, posiziona i satelliti, girali,.….ma sopra non si sente…, inclinali…, insomma avete capito le solite menate. Con il K-Array questo non succede, indipendentemente dalla potenza massima scaturita. Posizioni i tre moduli uno sopra l’altro (2 Sub e una testa) porti il segnale dal mixer, usi un cavo per il link, ed il gioco è fatto! Non bastano? Altri 3 moduli per canale e raggiungi i 48.000 watts. Non solo, ma con un range di 120° e la possibilità di inclinare i coni della testa fai quello che vuoi!!
Ad ogni livello di volume hai sempre un fronte sonoro gradevole, che puoi modificare con il DSP interno ai moduli per adattarli alle tue esigenze di spettacolo, senza arrampicarti in equalizzazioni improbabili per il giusto compromesso, per un suono caldo o freddo.
Ho veramente goduto a lavorare con quest’impianto, vuoi per la praticità dei due case con le ruote con dentro i tre moduli, vuoi per il montaggio ed il relativo scarsissimo ingombro, pensando che due persone possono montarlo in una ventina di minuti, non impegnandosi come in un cambio gomme!, vuoi per la resa. Certo per gli amanti del legno e dei traslochi, sarà una bestemmia tutto questo, ma con i costi odierni credo che i ragazzi K-array dell’HP Sound Equipment abbiano imboccato una strada veramente interessante nel panorama inflazionato dei P.A.
Non vedo l’ora di rifare lo spettacolo all’aperto, tanto per zittire quelli dei bass reflex e dei TIR. Chissà se si offenderanno vedendomi arrivare con un furgoncino……..

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