sabato 4 ottobre 2008

Dracula, morsi e dintorni


Lo so già il titolo lascia un pò a desiderare... Va beh! Ho fatto tardi, guardate l'ora, e traete le vostre conclusioni... Ieri sera sono andato a teatro a vedere Draculea (curioso il fatto della e E della A) scritto e prodotto dall'associazione il "Musaico Immaginario", che ha come presidente l'amico e famoso Febo in Notre Dame, Marco Romagnoli. E' da quando conosco Marco, dal lontano novembre 2006, che ne parla, ed essendo un opera veramente artigianale, fatta con il famoso sudore citato nei tanti post precendenti, mi sembrava doveroso e rispettoso essere alla "prima" al teatro di Rifredi. Vorrei fare una bella critica, come tanti hanno l'ardore di fare su giornali e luoghi blasonati, ma di solito il critico è una persona che capisce poco della materia che sta criticando, e si eleva a giudice supremo stroncando ogni tipo di iniziativa o simili. Certo pensando alla rana in croce, o al cane fatto morire ad una mostra d'arte, forse si potrebbe osare un "andate a lavorare!" oppure "in croce ci metterei te!", ma non è il caso di iniziative come il Draculea/a, che di tutto hanno bisogno tranne di critiche "distruttive". Quelle, forse, andrebbero fatte in separata sede, con gli interessati, non con lettori ignari di ciò che non hanno visto...

Comunque, Draculea opera in due atti, con musiche inedite che si ispira al romanzo originale di Bram Stoker, e ricalca fedelmente il percorso originale del romanzo con i scena i protagonisti tutti cantanti. Solo nel secondo atto, c'è un piccolo break in pura prosa dove il Conte Dracula incontra a Londra il suo destino Mina, che poi lo porterà a morire sulla croce. Per una compagnia amatoriale, il lavoro è messo bene in scena, con scenografie e movimenti scenici degni di spettacoli professionali, come anche la cura dei costumi di tutti i partecipanti. Mentre la scena scorreva, non potevo non pensare che i ragazzi sul palcoscenico erano, sono, tutti dilettanti, e quindi ogni movimento era sottolineato da ore di sacrificio per arrivare a rappresentarlo ad un pubblico. Hanno avuto coraggio, e solo per questo meritano un plauso... Una menzione la merita anche il contesto della rappresentazione, sempre voluto dall'associazione in collaborazione con Magno Prog: Florence City Musical che porterà in scena 3 opere tra cui l'inedito "8 donne e un mistero" e un già visto "Il pianeta Proibito", per un totale di 8 rappresentazioni. Non so chi "pomperà" dei liquidi per tenere in piedi la baracca, certo è che l'iniziativa va premiata, perchè comunque ringiovanisce un pò il teatro, sempre più carente di brillantezza e novità. Novità non solo nelle opere, alcune saranno intramontabili e sempre verdi, ma nei personaggi che le animano, provenienti non da rissosi talent show, ma da sotto casa nostra, visi e volti che ci appartengono, gli stessi che magari ti incartano il pane o ti riparano il computer... Bravi Marco & Co. sicuramente non avete fatto meglio della PFM, ma neanche peggio considerando i loro capitali investiti....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti mi chiamo Tiziano Barbafiera, autore delle musiche del Draculea e interprete principale del ruolo del secondo cast. Vorrei ringraziare la persona che ha fatto la critica al nostro spettacolo; raramente si trova chi scrive sul web cose sensate...
Una precisazione: lo spettacolo si chiama Draculea in omaggio al nome Rumeno del 1576 del principe Vlad Dracul III. Dracul è una parola polisemica: può significare Drago (come l'Ordine del Drago al quale il padre di Dracula apparteneva, ordine cavalleresco), oppure "Diavolo". La desinenza "ea" (che si legge "ia" quindi "Draculia") significa figlio del...quindi o del Drago o del Diavolo..ognuno è libero di interpretare!!!
Non è Lucy la sposa ricercata da Dracula, è Mina!
Il nostro Draculea non è certo al livello di quello della Pfm...E' MEGLIO!!!! Ah ah, scherzo...però a detta di chi ha recensito il Draculea su Musical, nel nostro la storia si capisce e soprattutto si capisce chi è DRACULA: in quello della PFM, a fine primo atto, uno spettatore ha chiesto al giornalista incaricato di scrivere la critica: "...ma Dracula....qual'è?!?

Con i miliardi si fanno scintille, ma anche con le buone idee non si scherza.

Provare per credere.

Ciao a tutti e forza con il gobbaccio!!!

Conte Max 65 ha detto...

Chiedo venia (meglio sarebbe Vania però...) ho fatto confusione con le spose. La persona che ti ha "recensito" si chiama Massimiliano Miniati, che poi sarei io, e sono il capo dei folli, tra cui il tuo ottimo Romagnoli. Grazie per la precisazione sulla parola, è che per noi il succhia sangue è semplicemente Dracula!! Comunque se leggi un mio recente post, dopo Notre Dame tutti pensavano di fare musical, ma noi non siamo i francesi. Siamo spocchiosi e saccenti. Poi ci sono le piccole realtà, che paragonate alle grandi, producono cose interessanti, se non meglio. Quindi spero di conoscerti un giorno davanti ad un buon bicchiere di vino rosso... E se poi fosse sangue? a presto!!!

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione!
Dopo Notre Dame tutti si interessano di musical ma soprattutto "tutti" sono esperti e fini conoscitori del genere !!! Basta guardare le scuole che spuntano come funghi!
Va benissimo per il vino rosso! Il sangue per ora lo lasciamo ad avis...Succo di pomodoro?

Un abbraccio e grazie per la recensione!

Ps: Ti devo inoltre ringraziare perchè se Draculea sta cominciando ad ingranare è anche merito tuo! Se non sbaglio sei tu che hai dato a Marco Van Romanelsing il contatto con L'Aurora di Scandicci, permettendoci di debuttare. Quindi, doppio grazie!

L'istrione ha detto...

Vedi, nel mondo del teatro o dello spettacolo in genere, purtroppo a differenza degli americani, noi ci facciamo concorrenza giocando alla meno. Ho semplicemente dato un contatto a Marco perchè si fa così nella vita, senza tenersi stretto tutto e tutti per paura che ti venga rubato. Purtroppo c'è sempre chi spintona a destra e a manca, creando climi poco collaborativi favorendo l'immobilismo totale, e Firenze ne è un chiaro esempio. Vai all'estero, in ogni teatro spunta qualcosa di nuovo, alla metà dei costi che abbiamo noi. Per non parlare delle pseudo scuole di musical... Va beh! Beviamoce sto vinello rosso...